Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27413 del 22 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27413PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. si configura quando il soggetto si trovi in un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La condotta di partecipazione può essere desunta da una pluralità di indicatori fattuali, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, senza che sia necessaria la prova della commissione di specifici atti esecutivi del programma criminoso ovvero di altre condotte idonee a rafforzarne la struttura operativa. La distinzione tra la condotta di partecipazione ad associazione mafiosa e il concorso esterno non ha natura meramente quantitativa, ma è collegata all'organicità del rapporto tra il singolo e la consorteria, per cui deve essere qualificato come contributo di partecipazione quello del soggetto cui sia stato attribuito un ruolo nel sodalizio, anche se lo stesso non abbia mai avuto occasione di attivarsi, mentre va qualificato come contributo concorsuale "esterno" quello dell'"extraneus", sulla cui disponibilità il sodalizio non può contare. La detenzione di armi da parte di un soggetto ritenuto partecipe di un'associazione di tipo mafioso può essere desunta anche dalle sue stesse dichiarazioni, captate nel corso di attività di intercettazione regolarmente autorizzata, le quali hanno integrale valenza probatoria, soprattutto quando è possibile coglierne in modo immediato e senza fraintendimenti il contenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MASTROBERARDINO PAOLA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso in favore di (OMISSIS); inammissibilita'…

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