Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1068 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:1068SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso giurisdizionale amministrativo diviene improcedibile quando, nel corso del giudizio, viene meno l'interesse della parte ricorrente a ottenere l'annullamento dell'atto impugnato. In tali casi, il giudice dichiara l'improcedibilità del ricorso e dispone la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione del venir meno della materia del contendere. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando che il processo prosegua in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse tutela l'economia processuale e impedisce l'inutile protrarsi di un giudizio privo di utilità per il ricorrente. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto ricavabile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali, in modo da risultare autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe. L'utilizzo di un linguaggio tecnico-giuridico appropriato ne consente l'immediata comprensione e applicazione nell'ambito del diritto amministrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
Roma Prima Sezione
nelle persone dei magistrati:
Dott. ((omissis)). ((omissis)). ((omissis)), relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 10332 del 1996, proposto da
Consorzi Carpaccio, Caravaggio, Tormarancia 140
in persona dei rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avv. ((omissis)) presso il cui studio sono elettivamente domiciliati in Roma, ((omissis)) n. 12
contro
Comune di Roma, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso la sede dell'Avvocatura Comunale in Roma, Via del Tempio di Giove n. 21
per l'annullamento
della delibera del C.C. n. 20 del 19 22 febbraio 1996 di controdeduzioni alle osservazioni presentate avverso le varianti al PRG introdotte con la deliberazione del C.C. n. 40 del 21 febbraio 1995, nonché di…

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