Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19943 del 26 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19943PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione, può applicare la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e disporre la confisca dei beni nei confronti di un soggetto indiziato di appartenenza ad associazione di tipo mafioso, anche in assenza di una condanna penale definitiva, sulla base di un complesso quadro indiziario, purché la motivazione del provvedimento sia esaustiva, logica e non contraddittoria. In particolare, ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione personale, il giudice può valutare elementi indiziari tratti anche da un procedimento penale conclusosi con sentenza di assoluzione, in quanto l'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto a quello penale consente di prescindere dalle statuizioni terminali in ordine all'accertamento della responsabilità penale. Pertanto, l'assoluzione definitiva dell'interessato non comporta automaticamente l'esclusione della sua pericolosità sociale qualificata. Quanto alla misura patrimoniale della confisca, essa può essere disposta in presenza di una sproporzione tra i beni nella disponibilità del soggetto e la sua capacità reddituale, ovvero di indizi idonei a far desumere in modo fondato che i beni costituiscano il reimpiego di proventi di attività illecite, senza che ciò si traduca in un'inversione dell'onere della prova, essendo sufficiente che la parte pubblica dimostri tali presupposti, salva la facoltà del proposto di offrire prova contraria. In sede di legittimità, il sindacato del giudice di cassazione è limitato alla sola violazione di legge, non essendo ammissibile il vizio di motivazione, se non nei casi di assoluta carenza o di mera apparenza della stessa, in quanto tali vizi si traducono in realtà in violazione di legge per mancata osservanza dell'obbligo di provvedere con decreto motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) (n. il (OMISSIS)), difeso dall'Avvocato (OMISSIS);
avverso il decreto del 29/09/2016 della Corte di Appello di Torino, Sezione Prima Penale.
Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo.
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr.ssa De Masellis Mariella, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
OSSERVA
Con decreto del 17/09/2014, depositato il 05/12/2014, la Corte d…

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