Il termine massimo di validità di un piano di lottizzazione, stabilito dall'art. 16, comma 5°, della legge 17 agosto 1942 n. 1150, è di dieci anni. Decorso tale termine, il piano perde efficacia, ma le opere di urbanizzazione primaria già realizzate in attuazione del piano restano valide e possono essere completate anche successivamente, senza necessità di una proroga espressa. L'amministrazione comunale, pertanto, può legittimamente approvare uno schema di scrittura aggiuntiva alla convenzione di lottizzazione al fine di consentire il completamento di dettaglio di un intervento già interamente compiuto, senza che ciò configuri una proroga dei termini per la realizzazione delle opere di urbanizzazione in violazione del termine decennale di validità del piano. Il principio di affidamento, tutelato dall'ordinamento, impone all'amministrazione di consentire al proprietario di un'area originariamente destinata a lottizzazione di riproporre una propria iniziativa edilizia, anche alla luce di una nuova disciplina urbanistica, beneficiando delle opere di urbanizzazione già realizzate da altri lottizzanti nell'ambito della medesima zona.