Consiglio di Stato sentenza n. 4418 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:4418SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, ha affermato il seguente principio di diritto: L'amministrazione comunale, nell'esercitare il potere discrezionale in ordine al governo del suolo pubblico, è tenuta a dare conto, attraverso adeguata motivazione, delle decisioni che incidano negativamente sulla posizione dei privati. Il giudice amministrativo può accertare che il potere pubblicistico sia stato esercitato nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza e proporzionalità, in quanto l'amministrazione è tenuta ad improntare la sua azione non solo ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento, ma anche al principio generale di comportamento secondo buona fede, cui corrisponde l'onere di sopportare le conseguenze sfavorevoli del proprio comportamento che abbia ingenerato nel cittadino incolpevole un legittimo affidamento. Tuttavia, una volta accertato che l'amministrazione ha esternato le ragioni della propria scelta discrezionale, quest'ultima è libera di compiere valutazioni ed apprezzamenti circa l'opportunità del proprio agire, non potendo il giudice spingersi sino ad un sindacato sul merito amministrativo. Inoltre, la censura di eccesso di potere per disparità di trattamento, a fronte di scelte discrezionali dell'amministrazione, è riscontrabile soltanto in caso di assoluta identità di situazioni di fatto e di conseguente assoluta irragionevole diversità del trattamento riservato, situazioni la cui prova rigorosa deve essere fornita dall'interessato. Infine, l'obbligo di preventiva intesa con la regione, previsto dall'art. 52, comma 1-ter, del d.lgs. n. 42/2004, riguarda sia la previsione della prescrizione di divieto di usi non più compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione, sia gli eventuali procedimenti di riesame delle autorizzazioni e concessioni di suolo pubblico già in precedenza rilasciate, ma non si applica laddove l'amministrazione abbia provveduto a dettare una specifica modalità per il rilascio di nuove concessioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2023

N. 04418/2023REG.PROV.COLL.

N. 07009/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7009 del 2019, proposto dal Ristorante Le Botteghe di Donatello di Palange Rita e C. S.n.c. e Duomo S.r.l., in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentate e difese dagli avvocati Aristide Police e Ugo Franceschetti, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Aristide Police in Roma, viale Liegi, n. 32;

contro

- il Comune di Firenze, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Gianna Rogai e Andrea Sansoni, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giuseppe Lepore in Roma, v…

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