Consiglio di Stato sentenza n. 4972 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4972SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che l'amministrazione comunale, a fronte di diffide e istanze presentate da un confinante volte a sollecitare l'esercizio dei poteri di vigilanza sulle opere edilizie realizzate dal proprietario confinante, non è rimasta inerte ma ha effettivamente svolto attività di verifica, culminata nell'adozione di provvedimenti sanzionatori e di sospensione dei lavori, nonché nella conferma della legittimità dei titoli edilizi rilasciati. Pertanto, l'amministrazione ha correttamente esercitato i propri poteri di controllo e vigilanza, senza incorrere in violazioni di legge, anche laddove alcuni atti adottati non siano stati tempestivamente comunicati all'interessato, atteso che l'attività di verifica è stata comunque svolta in concreto. Il giudice amministrativo, nel valutare l'inerzia dell'amministrazione, deve tenere conto non solo della formale adozione di provvedimenti conclusivi, ma anche dell'effettivo esercizio dei poteri di controllo e vigilanza, anche se non puntualmente comunicati all'istante, purché risultino comunque documentati negli atti di causa. Inoltre, l'omessa comunicazione degli atti all'interessato, pur rilevante ai fini della decorrenza del termine di impugnazione, non fa venir meno l'attività di verifica svolta in concreto dall'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2024

N. 04972/2024REG.PROV.COLL.

N. 00882/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 882 del 2022, proposto dal signor -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Mario Militerni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Bruno Buozzi, n.109;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Umberto Garofoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

nei confronti

della signora -OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Salvatore Collura e …

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