La confisca prevista dall'art. 12-sexies della Legge n. 356 del 1992, come modificata dalla Legge n. 296 del 2006, costituisce una misura di sicurezza patrimoniale di natura sostanzialmente sanzionatoria, finalizzata ad evitare l'accumulo di ricchezze di provenienza delittuosa, applicabile anche ai reati commessi anteriormente alla sua introduzione legislativa, in quanto non soggetta al principio di irretroattività della legge penale. Tale misura, diversa dalla confisca di valore, non richiede il requisito della pertinenzialità dei beni rispetto al reato, né l'esuberanza del loro valore rispetto al provento dello specifico reato, essendo sufficiente che i beni risultino di valore sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o ai proventi dell'attività economica del condannato, salva la possibilità per quest'ultimo di offrire una giustificazione credibile circa la loro legittima provenienza. L'applicazione della confisca ex art. 12-sexies, pertanto, non è preclusa dal fatto che i reati presupposto siano stati commessi prima della sua entrata in vigore, purché ricorrano gli altri presupposti di legge, atteso il suo carattere di misura di sicurezza patrimoniale e non di sanzione penale in senso stretto.