Consiglio di Stato sentenza breve n. 5404 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:5404SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di decadenza dall'autorizzazione all'esercizio di un'attività, legittimamente adottato dall'amministrazione competente, può essere sostituito da un nuovo provvedimento che, sulla base di una rinnovata istruttoria e valutazione dei fatti, conferma la decadenza. In tal caso, il nuovo provvedimento, innovativo e dotato di autonoma efficacia lesiva, rende privo di interesse il ricorso proposto avverso il precedente provvedimento, determinando l'improcedibilità del giudizio per sopravvenuta carenza di interesse, ai sensi dell'art. 35, lett. c) del codice del processo amministrativo. Il giudice, pertanto, deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti in considerazione della peculiarità delle vicende sul piano amministrativo e processuale. La massima esprime il principio di diritto secondo cui l'adozione di un nuovo provvedimento amministrativo, che sostituisce integralmente l'atto impugnato con effetto retroattivo, determina la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso proposto avverso il precedente provvedimento, rendendo il giudizio improcedibile ai sensi dell'art. 35, lett. c) c.p.a. Ciò in quanto il nuovo provvedimento, innovativo e dotato di autonoma efficacia lesiva, manifesta inequivocabilmente la volontà dell'amministrazione di confermare la decadenza dell'autorizzazione, sulla base di una rinnovata istruttoria e valutazione dei fatti. Il giudice, in tali casi, deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in considerazione della peculiarità della vicenda amministrativa e processuale.

Sentenza completa

N. 05279/2013
REG.RIC.

N. 05404/2014REG.PROV.COLL.

N. 05279/2013 REG.RIC.

N. 05443/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5279 del 2013, proposto da:
Giuseppe Morreale, rappresentato e difeso dagli avv. Claudio Duchi, Fabrizio Paoletti, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Fabrizio Paoletti in Roma, viale Maresciallo Pilsudski, n.118;

contro

Roma Capitale - Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute – in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentata e difesa dagli avv. Pier Ludovico Patriarca e Fiammetta Lorenzetti, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

sul ricorso numero di registro generale 5443 del 2013, proposto da:

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