Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20673 del 21 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20673PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti integra il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dal fatto che le piante non siano ancora giunte a maturazione, purché sia dimostrata in concreto l'idoneità della sostanza ricavabile a produrre effetti droganti. Ai fini della configurabilità del reato, il giudice deve valutare l'offensività della condotta, tenendo conto del numero e della potenziale capacità drogante delle piante, nonché della detenzione di sostanze stupefacenti pronte all'uso in quantità superiori alle dosi massime consentite. La mera ammissione da parte dell'imputato dell'effetto drogante costituisce un elemento ulteriore a corroborare la sussistenza del reato, ma non è determinante ai fini della sua configurabilità, essendo necessaria una valutazione complessiva degli elementi di fatto. Inoltre, la destinazione allo spaccio della sostanza stupefacente sequestrata può essere desunta dalla quantità detenuta, dalle modalità di presentazione e da altre circostanze concrete dell'azione, senza che sia necessaria la prova di ulteriori elementi, quali la frequentazione di ambienti criminali o precedenti specifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia - rel. Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5074/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 13/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SAVINO MARIAPIA GAETANA;

Udito il Procuratore Generale impersona del Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per: 1) in via preliminare eccezione di legittimita' Costituzionale del Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, artic…

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