Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'accogliere il ricorso avverso il provvedimento di revoca dell'autorizzazione in deroga per la prosecuzione dell'attività di distribuzione di carburanti, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La competenza all'adozione di atti regolatori di attività economiche non attinenti alla direzione politico-amministrativa della vita del Comune spetta al dirigente competente, in applicazione del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico e funzioni gestionali, sancito dall'art. 107 del d.lgs. n. 267/2000, e non al Sindaco. 2. La valutazione della compatibilità di un impianto di distribuzione di carburanti con la normativa di settore non può basarsi esclusivamente sul pregresso atto autorizzativo in deroga, ma deve tenere conto dei nuovi criteri introdotti dalla legislazione regionale, che hanno ampliato la possibilità di deroghe rispetto alla precedente disciplina, imponendo all'amministrazione di motivare adeguatamente la ritenuta incompatibilità. 3. Nell'accertare la compatibilità di un impianto di distribuzione di carburanti, l'amministrazione non può limitarsi a fare riferimento a parametri e circolari risalenti nel tempo, ma deve valutare la persistenza dei presupposti di incompatibilità alla luce della normativa regionale più recente, che ha adottato criteri di maggiore tolleranza in materia. In conclusione, il Tribunale ha ritenuto che il provvedimento impugnato fosse illegittimo per difetto di competenza, carenza di motivazione in ordine alla valutazione della compatibilità dell'impianto e applicazione di parametri obsoleti, disponendone l'annullamento.