Il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe può essere desunto dalla disponibilità e dall'utilizzo da parte degli imputati di mezzi di trasporto impiegati per sottrarre merci di ingente valore, anche in assenza di una prova diretta della loro stabile partecipazione al sodalizio criminoso, qualora tale disponibilità e utilizzo siano ritenuti elementi sufficienti, in base a una valutazione complessiva degli indizi, per ritenere provato il loro inserimento nell'organizzazione volta a commettere un numero indeterminato di truffe, tutte realizzate con la medesima tecnica di indurre con artifici e raggiri i commercianti a consegnare la merce da trasportare, che veniva poi trafugata. La motivazione della sentenza che abbia correttamente ricostruito il modus operandi dell'associazione e il ruolo degli imputati nell'utilizzo dei mezzi di trasporto ai fini della realizzazione del programma criminoso, risulta congrua, esauriente ed immune da vizi logici o argomentativi.