Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2187 del 17 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2187PEN

Massima

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La diffamazione verbale, pur essendo un illecito civile, non integra più il reato di ingiuria a seguito dell'abrogazione dell'art. 594 c.p. ad opera del D.Lgs. n. 7/2016. Pertanto, la condanna penale per il delitto di ingiuria deve essere annullata senza rinvio, con conseguente revoca delle statuizioni civili, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. In tali casi, il giudice penale non può più pronunciarsi sulla liquidazione delle spese di difesa della parte civile, essendo venuta meno la sua competenza a decidere sugli interessi civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MORELLI Frances - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 25/06/2014 del TRIBUNALE di VASTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. MORELLI FRANCESCA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI LUIGI, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sost. dell'Avv. (Ndr: test…

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