Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10978 del 16 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:10978PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive e l'obbligo di presentazione all'Autorità di Pubblica Sicurezza, nei confronti di soggetti già destinatari di analoghi provvedimenti, deve avere una durata non inferiore a cinque anni e non superiore a otto anni, senza possibilità per il giudice di discrezionalità sulla durata, al di fuori del sindacato sulla sussistenza e legittimità del presupposto. Tale previsione normativa, introdotta con il D.L. n. 119/2014 convertito in L. n. 146/2014, trova applicazione anche per i provvedimenti adottati successivamente alla sua entrata in vigore, non consentendo al giudice di ridurre la durata del divieto e dell'obbligo di presentazione al di sotto del limite minimo di cinque anni, salvo il potere di modificare le prescrizioni, compresa la limitazione della durata, nell'ambito del giudizio di convalida previsto dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica di Bari;
nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/01/2015 del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere GAI Emanuela;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale RIELLO Luigi, che ha concluso chiedendo l'annullamento dell'ordinanza senza rinvio…

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