Il rilascio di concessioni di occupazione di suolo pubblico in aree del centro storico di Roma, in particolare in piazze di interesse storico-artistico come Piazza Campo de' Fiori, è soggetto a una rigorosa disciplina volta a tutelare il patrimonio culturale nazionale. Tale disciplina prevede il preventivo parere obbligatorio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, in quanto tali aree sono qualificate come "beni culturali" ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004. Il Comune, nel valutare le istanze di concessione, deve bilanciare l'interesse pubblico alla conservazione del patrimonio storico-artistico con le esigenze dei privati, potendo legittimamente negare il rilascio della concessione anche in assenza di specifici piani di massima occupabilità, in ragione della discrezionalità riconosciuta all'amministrazione comunale nell'esercizio di tale potere autorizzatorio. L'istituto del silenzio-assenso non trova applicazione in tali procedimenti, in quanto espressamente escluso dalla legge per i provvedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico.