Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4226 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:4226SENT

Massima

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Il carattere precario di un manufatto edilizio non dipende dalla tipologia di materiali utilizzati per la sua realizzazione, bensì dalla destinazione d'uso dell'opera, nel senso che, se essa è diretta al soddisfacimento di esigenze stabili e permanenti, deve escludersi la natura precaria dell'intervento, a prescindere dai materiali e dalla tecnica costruttiva impiegati. Pertanto, la realizzazione di un nuovo locale, anche se in legno e con copertura in lamellare, che sia adibito in modo ricorrente e stagionale al ricovero di piante e attrezzi da giardinaggio, non può essere considerata un'opera precaria, ma richiede il preventivo rilascio del permesso di costruire, la cui mancanza determina l'abusività dell'intervento edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/04/2021

N. 04226/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01567/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1567 del 2009, proposto da
Testa Ettore, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Luciana Cannas, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Sestio Calvino, 33;

contro

Comune di Velletri, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Lorella Karbon, con domicilio eletto presso lo studio Andrea Maggisano in Roma, via C. Morin, 1;

per l'annullamento

demolizione di opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto…

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