Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25969 del 6 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:25969PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di bancarotta fraudolenta documentale, di cui all'art. 216, comma 1, n. 2 della legge fallimentare, può essere integrato sia dalla condotta commissiva di irregolare tenuta della contabilità sociale, sia dalla condotta omissiva di mancata consegna dei libri contabili al curatore fallimentare. L'elemento soggettivo richiesto per la fattispecie di bancarotta documentale "generale" è il dolo generico, mentre per le condotte di omessa tenuta od occultamento dei libri contabili è necessario il dolo specifico di recare pregiudizio ai creditori o di conseguire un ingiusto profitto. L'amministratore non esecutivo, privo di deleghe gestionali, può essere chiamato a rispondere per il reato di bancarotta documentale per omesso impedimento ai sensi dell'art. 40, comma 2 c.p., qualora sia provata la sua concreta conoscenza dei fatti pregiudizievoli per la società o l'esistenza di inequivocabili "segnali di allarme" dai quali desumere l'accettazione del rischio del verificarsi dell'evento illecito e la volontaria omissione di attivarsi per scongiurarlo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/2/2021 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Milano ha confermato l…

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