Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8851 del 4 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8851PEN

Massima

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Il giudice penale, nel sindacare la legittimità di un provvedimento del Questore che dispone il foglio di via obbligatorio ai sensi del d.lgs. n. 159 del 2011, non può sostituire la propria valutazione al giudizio di pericolosità sociale espresso dall'autorità amministrativa, ma deve limitarsi a verificare la conformità del provvedimento alle prescrizioni di legge, accertando in particolare che esso sia adeguatamente motivato in relazione agli elementi di fatto posti a base del ritenuto giudizio di pericolosità, i quali devono costituire indizi concreti riconducibili alle categorie di cui all'art. 1 del d.lgs. n. 159 del 2011. Tuttavia, il giudice penale deve tener conto della pronuncia della Corte costituzionale n. 24 del 2019, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di una delle fattispecie previste dalla citata norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI VENEZIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/10/2018 del TRIBUNALE di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CENICCOLA ELISABETTA;
Il PG conclude per l'inammissibilita' del ricorso del Procuratore Generale.
udito il …

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