Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45582 del 29 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45582PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il tentativo di omicidio è configurabile quando, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi probatori, emerga in modo inequivocabile la volontà dell'agente di cagionare la morte della vittima, anche in assenza di una diretta confessione, purché tale volontà sia desumibile da una pluralità di indizi gravi, precisi e concordanti, quali i pregressi dissidi e motivi di gelosia tra i soggetti coinvolti, l'acquisizione di un'arma da fuoco clandestina e la comunicazione all'amata della volontà di uccidere il fratello, il fatto che l'arma sia stata puntata verso una zona vitale del corpo della vittima e le gravi conseguenze patite dalla stessa. In tali ipotesi, la mera affermazione dell'imputato di aver agito senza intenzione di uccidere non è sufficiente a escludere la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di tentato omicidio, qualora gli altri elementi di prova depongano in senso contrario. Inoltre, la mancata richiesta di concessione di una circostanza attenuante nel corso del giudizio di merito non può essere fatta oggetto di censura in sede di legittimità, così come l'applicazione della recidiva, in assenza di una specifica impugnazione in appello, non può essere contestata per la prima volta in Cassazione. Infine, la motivazione sulla sussistenza del reato di ricettazione dell'arma da fuoco è adeguata laddove si faccia riferimento al sequestro dell'arma clandestina e alle risultanze probatorie che ne comprovano la provenienza illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. FR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1874/2009 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 02/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mura A., che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

Udito il difen…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.