Il reato di lesioni aggravate ai sensi degli artt. 582, 576 n. 1 e 61 n. 2 c.p. è procedibile d'ufficio, indipendentemente dalla presentazione di querela da parte della persona offesa, qualora sia contestata l'aggravante di cui all'art. 576 n. 1 c.p. relativa all'aver commesso il fatto in danno di un ascendente, discendente, coniuge, adottante, adottato, fratello o sorella. In tali casi, il giudice è tenuto a procedere d'ufficio al giudizio, senza che sia necessaria l'istanza di parte, in quanto la natura pubblica dell'interesse tutelato dalla norma penale prevale sulla disponibilità del diritto da parte della persona offesa. La procedibilità d'ufficio mira a garantire una più efficace tutela della vittima e dell'ordine pubblico, evitando che la mancata presentazione di querela possa impedire l'accertamento e la punizione di condotte particolarmente gravi e lesive di interessi fondamentali. Il principio trova applicazione anche quando il reato di lesioni aggravate sia stato inizialmente ritenuto procedibile a querela, ma successivamente emerga l'esistenza dell'aggravante di cui all'art. 576 n. 1 c.p., determinando il passaggio a procedibilità d'ufficio.