Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7454 del 17 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:7454PEN

Massima

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Il giudice, in sede di convalida dell'arresto facoltativo in flagranza, è tenuto a verificare unicamente la ragionevolezza dell'uso dei poteri discrezionali della polizia giudiziaria, senza poter estendere il controllo alla verifica dei presupposti per l'affermazione di responsabilità. Pertanto, il giudice deve valutare la sussistenza degli elementi che legittimavano l'adozione della misura coercitiva sulla base della situazione conosciuta dalla polizia giudiziaria al momento dell'arresto, senza poter considerare indagini o informazioni acquisite successivamente. Ai fini della convalida dell'arresto facoltativo in flagranza, ai sensi dell'art. 381, comma 4, c.p.p., è sufficiente che ricorra almeno uno dei due parametri della gravità del fatto o della pericolosità dell'agente, senza che sia necessaria la presenza congiunta di entrambi. Il giudice, nel motivare il provvedimento di mancata convalida, deve fornire adeguata argomentazione giustificativa qualora ravvisi la mancanza di ragionevolezza nell'uso dei poteri discrezionali della polizia giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI AVELLINO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 534/2013 TRIBUNALE di AVELLINO, del 06/03/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

lette le conclusioni del PG dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento senza rinvio.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Avellino, con ordinanza del 6 marzo 2013, non ha convalidato l'…

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