Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46723 del 14 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46723PEN

Massima

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La minaccia o violenza rivolta al pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio al fine di costringerlo a compiere un atto contrario ai propri doveri d'ufficio integra il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, anche quando la condotta illecita sia posta in essere dopo la legittima contestazione di una contravvenzione da parte del pubblico agente. Il giudice di appello, nel valutare la necessità di rinnovare l'istruttoria dibattimentale, gode di ampia discrezionalità, purché dia conto in modo esauriente delle ragioni per le quali ritiene di poter decidere allo stato degli atti, senza che tale valutazione sia sindacabile in sede di legittimità, ove risulti adeguatamente motivata sulla base degli elementi probatori acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LU. Fr. contro la sentenza in data 11 aprile 2006 della Corte di appello di Milano;

Letti gli atti e il provvedimento impugnato;

Udita la relazione del Pres. Dott. BRUNO Oliva;

Sentito il Procuratore generale, Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

LU. Fr. ricorre contro il provvedimento indicato in epigrafe, con il quale la Corte di appello di M…

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