Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6826 del 13 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6826PEN

Massima

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Il falso documentale che, pur essendo grossolano, risulta idoneo a trarre in inganno anche persone qualificate, non integra il reato impossibile di cui all'art. 49 c.p., comma 2, ma il reato di truffa, in quanto la realizzazione dell'evento giuridico esclude in radice l'impossibilità dell'evento dannoso o pericoloso. La valutazione della inidoneità assoluta dell'azione che dà luogo al reato impossibile deve essere fatta ex ante, sulla base delle circostanze di fatto conosciute al momento in cui l'azione viene posta in essere, indipendentemente dai risultati, e non ex post, quando il falso sia stato scoperto e si discuta se lo stesso fosse così grossolano da dover essere riconoscibile ictu oculi per la generalità delle persone ovvero sia stato scoperto per effetto di particolari cognizioni o per la diligenza di particolari soggetti. Pertanto, il principio secondo cui la valutazione della inidoneità assoluta dell'azione che dà luogo al reato impossibile deve essere fatta ex ante non si applica ai casi in cui il falso non sia stato scoperto ed abbia prodotto l'effetto di trarre in inganno, in quanto in tali ipotesi la realizzazione dell'evento giuridico esclude in radice l'impossibilità dell'evento dannoso o pericoloso di cui all'art. 49 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2015 della Corte di Appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. Giuseppe Sgadari;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Tocci Stefano, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.C…

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