Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43384 del 20 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43384PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, pur essendo ampiamente riconosciuto, non può essere esercitato in modo tale da ledere ingiustamente la reputazione altrui attraverso attacchi personali e gratuite denigrazioni. Pertanto, le espressioni offensive e diffamatorie, anche se pronunciate in un contesto di dibattito politico, non sono scriminate dall'esimente dell'esercizio del diritto di critica, in quanto esorbitano i limiti della continenza e della pertinenza. Tuttavia, la sanzione penale irrogata per tali condotte deve essere proporzionata e adeguatamente motivata, senza che possa essere automaticamente escluso il beneficio della sospensione condizionale della pena, in assenza di una specifica e congrua argomentazione in tal senso. Inoltre, l'accoglimento della domanda risarcitoria della parte civile, a fronte della condanna dell'imputato, impone una pronuncia espressa e motivata in ordine alle statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. FA., N. IL (OMESSO);

2) DE. LO. GI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/02/2008 CORTE APPELLO di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE E., che ha concluso per il rigetto ric. imp.; acc.to ric.p. civ. ed ann.to parz.; …

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