Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26350 del 21 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26350PEN

Massima

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La dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, artt. 46 e 47, che attesti falsamente la conformità all'originale di documenti esibiti alla pubblica amministrazione, integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p. Ciò in quanto tali dichiarazioni, pur se non autenticate, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale e, se mendaci, sono punite ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, in virtù del combinato disposto degli artt. 76 del D.P.R. n. 445/2000 e 483 c.p. La funzione probatoria attribuita dalla legge a tali dichiarazioni sostitutive, idonee a comprovare stati, qualità personali o fatti a diretta conoscenza del dichiarante, impone a chi le rende l'obbligo di affermare il vero, la cui violazione assume rilievo penale. Né rileva che la falsa attestazione sia contenuta in un'autocertificazione con sottoscrizione non autenticata, essendo sufficiente che essa sia ritualmente prodotta a corredo dell'istanza principale, unitamente alla fotocopia di un documento di identificazione, in conformità del modello legale vigente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/04/2019 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
lette le conclusioni illustrate per iscritto, Decreto Legge n. 18 del 2020, ex articolo 83, comma 12 ter conv. dalla L. n. 27 del 2020, dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIOVANNI DI LEO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO I…

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