Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4985 del 11 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4985PEN

Massima

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Il dolo di incendio si configura quando l'agente agisce con la coscienza e volontà di cagionare un fuoco di rilevanti dimensioni, tale da creare un effettivo pericolo per la pubblica incolumità, a prescindere dall'entità oggettiva del fatto, essendo sufficiente l'accensione di materiale in grado di ardere, in un contesto che ne favorisca la propagazione. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto come incendio, anziché come danneggiamento seguito da incendio, è corretta laddove risulti provata la consapevolezza dell'agente della portata pregiudizievole del suo gesto, in ragione delle caratteristiche oggettive del fenomeno combustivo, come la notevole diffusione del fumo e la necessità dell'intervento dei vigili del fuoco. Ai fini della configurabilità del delitto di atti persecutori, è sufficiente la reiterazione di comportamenti molesti e lesivi, anche se reciproci, che abbiano cagionato nella vittima uno stato di ansia e di paura per la propria incolumità e per quella dei familiari, senza che sia necessario che tali condotte siano state poste in essere in un arco temporale particolarmente esteso. Inoltre, la valutazione di inattendibilità della persona offesa non esclude la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, qualora vi siano altri elementi di riscontro, come nel caso di specie l'incendio dell'ascensore dello stabile in cui viveva la vittima, avvenuto a breve distanza dalle minacce di dare fuoco all'intero palazzo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA ANNA SARACENO;
lette/sete le conclusioni del PG Dott. PERELLI Simone, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Torino, investito ex articolo 309 c.p.p., della richiesta di riesame proposta dall'indagato (OMISSIS), confermava l'ordinanza del Giudic…

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