Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16052 del 17 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16052PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve compiere un apprezzamento complessivo degli elementi indiziari, verificandone la coerenza e la logicità in relazione al quadro indiziario nel suo insieme, senza limitarsi ad una visione parcellizzata e riduttiva delle risultanze investigative. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare adeguato conto delle ragioni che hanno indotto il giudice a ritenere sussistente la gravità indiziaria, in conformità ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle prove. In sede di legittimità, la Corte di Cassazione è chiamata a verificare la congruenza della motivazione del tribunale del riesame rispetto a tali criteri, senza poter sindacare nel merito la valutazione degli elementi indiziari, che rientra nella discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza n. 1212/14 in data 31/10/2014 del Tribunale di Venezia in funzione di giudice del riesame;

visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) ALMA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito il difensore dell'indagato, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chied…

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