Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35915 del 3 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35915PEN

Massima

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Il ravvedimento del collaboratore di giustizia, quale presupposto per la concessione dei benefici penitenziari in deroga, non può essere oggetto di una mera presunzione basata sulla sola collaborazione e assenza di collegamenti con la criminalità organizzata, ma richiede la presenza di ulteriori specifici elementi, di qualsivoglia natura, che dimostrino in positivo, sia pure in termini di ragionevole probabilità, l'effettiva sussistenza di un compiuto riscatto morale e di una revisione critica della propria condotta criminale. La valutazione del ravvedimento deve riguardare la condotta complessiva del condannato, considerando i suoi rapporti con i familiari, il personale carcerario e i compagni di detenzione, lo svolgimento di attività lavorative o di studio, nonché eventuali concrete iniziative di riparazione verso le vittime, idonee a rivelare un serio intento di riconciliazione con la società civile. Pertanto, la concessione dei benefici penitenziari in favore dei collaboratori di giustizia, pur in deroga alle ordinarie condizioni di ammissibilità, rimane comunque subordinata alla valutazione discrezionale del giudice circa l'effettiva sussistenza dei presupposti relativi all'emenda del condannato e alla finalità di conseguire la sua stabile rieducazione, senza che possa operare una presunzione automatica in tal senso. La pregressa revoca di un beneficio precedentemente concesso, a causa di una grave violazione delle prescrizioni, costituisce un elemento rilevante ai fini della valutazione della personalità del condannato e della necessità di un ulteriore periodo di osservazione penitenziaria, anche in considerazione della gravità dei precedenti penali e della durata residua della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 36/2013 TRIBUNALE SORVEGLIANZA di CAMPOBASSO del 16/12/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TARDIO Angela;

lette le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto dichiararsi inammissibile o, in via subordinata, rigettarsi il ricorso, con ogni consequenziale statuizione ex articolo 616 c.p.p..

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 16 dicemb…

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