Consiglio di Stato sentenza n. 1900 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:1900SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato che: 1. Il rimedio della revocazione per errore di fatto è eccezionale e può essere accolto solo quando sia accertato un errore di percezione di un fatto materiale decisivo per la decisione, non controverso e non esaminato nella motivazione della sentenza impugnata. Il ricorso per revocazione non può essere utilizzato per riproporre motivi già esaminati e ritenuti infondati in una sentenza passata in giudicato. 2. La presentazione di una domanda di sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non paralizza i poteri dell'amministrazione in materia edilizia, sospendendo ma non caducando l'efficacia del provvedimento demolitorio. 3. Ai fini della valutazione dell'abuso edilizio, è necessario procedere con una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate, dovendosi valutare l'insieme degli interventi nel loro contestuale impatto edilizio e non il singolo intervento. La nozione di pertinenza urbanistico-edilizia si limita a quegli interventi accessori di modesta entità e privi di autonomia funzionale. 4. La circostanza che le opere insistano su aree di proprietà pubblica non esclude le concorrenti attribuzioni dell'ente locale in materia di controllo e vigilanza sull'attività edilizia, anche in presenza di una concessione dell'autorità portuale. 5. La sanzione della demolizione è necessaria ai sensi dell'art. 35 del T.U. Edilizia per gli interventi qualificati come "nuove costruzioni", in presenza di un vincolo ambientale sull'area e quando si tratta di immobili costruiti su proprietà pubblica, non essendo possibile la fiscalizzazione dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/02/2024

N. 01900/2024REG.PROV.COLL.

N. 03616/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3616 del 2023, proposto da ((omissis)) S.r.l., Gramaca S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis))', con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via di ((omissis)) n. 90;
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Eco…

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