Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2841 del 21 gennaio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:2841PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice per le indagini preliminari, in caso di richiesta di decreto penale di condanna da parte del pubblico ministero, non può pronunciare una sentenza di proscioglimento per mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova, ma ha l'obbligo di restituire gli atti al pubblico ministero ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. Tale pronuncia di proscioglimento per carenza probatoria è consentita soltanto nella fase conclusiva del dibattimento, a prescindere dal rito seguito, in applicazione del principio per cui il giudice non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella del pubblico ministero nella fase delle indagini preliminari, dovendo invece limitarsi a verificare la correttezza e la completezza dell'attività investigativa svolta dal pubblico ministero e la sussistenza dei presupposti per l'emissione del decreto penale di condanna richiesto. Pertanto, il giudice per le indagini preliminari che ritenga insufficiente il quadro probatorio raccolto dal pubblico ministero a sostegno della richiesta di decreto penale di condanna, deve restituire gli atti al pubblico ministero affinché proceda agli ulteriori accertamenti ritenuti necessari ovvero emettere sentenza di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., senza poter pronunciare direttamente una sentenza di proscioglimento per mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova.

Sentenza completa

MOTIVI DI RICORSO E RAGIONI DELLA DECISIONE In data 22.8.00 il Pubblico Ministero chiedeva al Gip presso il Tribunale di Bolzano di emettere decreto penale di condanna a carico di C. S. per il reato di cui all'art. 483 c. p.: il suddetto giudice, con sentenza 16.10.01, dichiarava non doversi procedere nei confronti del citato soggetto perché il fatto non costituisce reato. Avverso tale pronuncia ha proposto ricorso per cassazione il Procuratore Generale deducendo illogicità della motivazione e violazione di legge. Il ricorso è fondato per le seguenti decisive considerazioni. Il giudice per le indagini preliminari che non ritenga di accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale ha l'obbligo di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129 c. p.p., ma non può prosciogliere l'imputato in caso di mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova ai sensi dell'art. 530 c. 2 c. p.p.; i…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.