Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25748 del 18 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25748PEN

Massima

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Il dolo eventuale è sufficiente a integrare l'elemento psicologico del delitto di lesioni volontarie, essendo necessaria solo la consapevole accettazione del rischio che la condotta dell'agente possa determinare effetti lesivi sulla persona altrui. Pertanto, la qualificazione giuridica della condotta come lesioni volontarie è corretta quando l'imputato, pur non avendo una volontà diretta alla produzione di determinate conseguenze lesive, ha deliberatamente affrontato la persona offesa, consapevole della possibile degenerazione del contrasto in corso, infliggendole una spinta che ha cagionato lesioni giudicate di non lieve entità. La mera accidentalità dell'evento lesivo, prospettata dalla difesa, non è sufficiente a escludere la sussistenza del dolo eventuale, in assenza di valide risultanze probatorie che dimostrino l'intervento di un fattore estraneo e totalmente svincolato dalla condotta dell'agente. Inoltre, la difformità di indicazioni del nominativo della persona offesa nella documentazione sanitaria non inficia la prova della gravità delle lesioni, in presenza di una congrua e logica motivazione del giudice di merito che abbia valorizzato le plurime fonti di prova documentale. Infine, il principio di correlazione tra accusa e sentenza non è violato quando la diversa qualificazione giuridica del fatto, operata dal giudice di appello, risulti comunque riconducibile alla condotta originariamente contestata, consentendo all'imputato l'esercizio effettivo del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2717/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 12/11/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE ((omissis)), che ha concluso l'annullamento senza rinvio per remissione di querela.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 12.11.…

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