Il Sindaco, nell'esercizio dei poteri conferiti dagli artt. 221 e 222 del T.U. delle leggi sanitarie e dall'art. 50 del d.lgs. n. 267/2000, ha il potere-dovere di verificare in ogni momento la sussistenza delle condizioni di agibilità e salubrità degli edifici, anche di quelli preesistenti, e di adottare, ove necessario, provvedimenti contingibili e urgenti, quali la dichiarazione di inagibilità per ragioni igienico-sanitarie e l'ordine di sgombero e chiusura dell'abitazione, fino al ripristino delle condizioni di legittimità. Tale potere è finalizzato alla tutela della salute pubblica, rientrando nella pianificazione urbanistica la disciplina sull'utilizzazione del territorio comunale, ivi comprese le zone già edificate. Pertanto, i mutamenti di destinazione d'uso degli edifici esistenti, anche senza esecuzione di lavori, sono sottoposti alla normativa urbanistica, con la conseguente possibilità per l'autorità comunale di revocare le autorizzazioni di esercizio, di abitabilità o di agibilità, al fine di assicurare il rispetto delle prescrizioni in materia.