Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33846 del 13 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33846PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, anche nella forma morale, richiede un contributo causale, anche indiretto, alla realizzazione dell'evento criminoso, non essendo sufficiente la mera presenza sul luogo del fatto o la conoscenza dell'intento delittuoso altrui. Pertanto, il concorrente che, pur non partecipando materialmente all'azione delittuosa, rafforzi consapevolmente l'intento criminoso del compartecipe, fornendo un contributo determinante alla realizzazione dell'evento, risponde a titolo di concorso morale nel reato, essendo irrilevante che il suo ruolo sia stato marginale o trascurabile rispetto all'azione principale. La valutazione del contributo concorsuale, ai fini del riconoscimento dell'attenuante della minima importanza, non si risolve in una mera comparazione tra le condotte dei correi, ma nell'accertamento dell'effettiva efficacia causale, anche indiretta, della condotta del concorrente nell'economia generale dell'azione criminosa. La determinazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve dare conto dell'impiego dei criteri di cui all'articolo 133 c.p., valutati ed apprezzati tenendo conto della funzione rieducativa, retributiva e preventiva della pena. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, a maggior ragione dopo la riforma dell'articolo 62-bis, per effetto della quale non è più sufficiente il solo stato di incensuratezza dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/09/2019 della Corte di Appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RICCARDI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale GIORDANO Luigi, che, nel richiamare le richieste scritte, gia' depositate ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, ha concluso chiede…

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