Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5140 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:5140SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile, pur essendo estraneo alla realizzazione di opere edilizie abusive su di esso, è comunque passivamente legittimato all'ordine di demolizione emesso dall'autorità amministrativa competente ai sensi dell'art. 31, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001. Infatti, tale disposizione normativa prevede che l'ordine di demolizione sia indirizzato, in forma non alternativa, sia al responsabile dell'abuso che al proprietario, rendendo palese che entrambi questi soggetti sono chiamati a ripristinare il corretto assetto edilizio violato dall'abuso, indipendentemente dall'aver materialmente concorso alla perpetrazione dell'illecito. L'estraneità del proprietario agli abusi edilizi, commessi sul bene da un soggetto che ne abbia la piena ed esclusiva disponibilità, non implica l'illegittimità dell'ordinanza di demolizione o di riduzione in pristino dello stato dei luoghi, emessa nei suoi confronti, ma solo l'inidoneità del provvedimento repressivo a costituire titolo per l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'area di sedime sulla quale insiste il bene.

Sentenza completa

N. 09849/2007
REG.RIC.

N. 05140/2016 REG.PROV.COLL.

N. 09849/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9849 del 2007, proposto da:
((omissis)), Gerino e Lippo Gerini, con sede in Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Tacito, 39;

contro

Comune di Fiumicino;

nei confronti di

((omissis));

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 190 in data 11.7.2007 dispositiva della demolizione d'ufficio di opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie dife…

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