Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1228 del 2023

ECLI:IT:TARTOS:2023:1228SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione dell'autorizzazione all'esercizio di un'attività economica, adottato dalla pubblica amministrazione a seguito di una segnalazione di reato, può essere annullato in sede giurisdizionale qualora risulti privo di adeguata motivazione in ordine alla sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che ne hanno giustificato l'emanazione. In particolare, l'amministrazione è tenuta a dimostrare in modo circostanziato l'effettiva sussistenza di ragioni di ordine pubblico, sicurezza pubblica o tutela della salute che rendano necessaria e proporzionata la misura cautelare della sospensione, senza poter fare mero riferimento alla mera pendenza di un procedimento penale. Inoltre, il provvedimento di sospensione deve essere adeguatamente motivato anche in relazione alla durata della misura, la quale deve risultare strettamente necessaria e non eccedere il tempo occorrente per l'accertamento dei fatti e l'adozione dei provvedimenti definitivi. In assenza di tali requisiti, il provvedimento di sospensione è illegittimo e può essere annullato dal giudice amministrativo, con conseguente ripristino dell'efficacia dell'autorizzazione sospesa. Ciò al fine di garantire il corretto bilanciamento tra l'interesse pubblico alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e il diritto dell'operatore economico all'esercizio della propria attività, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/12/2023

N. 01228/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01010/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1010 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, in proprio e quale legale rappresentante della -OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Orges Mandi, Laura Chierroni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., e Questura di Firenze, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Firenze, domiciliataria
ex lege
in Firenze, via degli Arazzieri, 4;

per l'annullamento

del decreto della Questura di Firenze, Divisione Pol…

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