Il vincolo di inedificabilità assoluta nella fascia di 200 metri dal confine del demanio marittimo, previsto dalla legge regionale n. 56 del 1980 e mantenuto dal successivo Piano Territoriale Tematico Paesaggio (PUTT/P), esclude la possibilità di condono edilizio per opere abusive realizzate in tale area, in quanto tale vincolo costituisce un principio fondamentale della legislazione statale in materia di tutela paesaggistica, ribadito anche dall'art. 33, comma 1, lettera b) della legge n. 47 del 1985. Tale vincolo, essendo stato istituito prima dell'esecuzione delle opere abusive, determina l'inammissibilità della sanatoria ai sensi dell'art. 32, comma 27 del decreto legge n. 269 del 2003, convertito in legge n. 326 del 2003, che esclude la sanabilità di opere realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi ambientali e paesaggistici, qualora tali vincoli siano stati istituiti prima dell'esecuzione delle opere stesse. La motivazione del diniego di condono, che faccia riferimento in modo chiaro e inequivocabile alla sussistenza di tale vincolo, risulta pertanto adeguata, anche in assenza di una più articolata esplicitazione delle ragioni ostative, in applicazione dell'art. 21-octies della legge n. 241 del 1990, che esclude l'annullamento per vizi di forma di un atto il cui contenuto non potrebbe essere diverso.