Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30776 del 11 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30776PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'ambito del sindacato sui provvedimenti cautelari personali, può verificare la congruenza della motivazione del giudice del riesame in ordine alla valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito. Il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non quando propone una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Il giudice del riesame, nel confermare la misura cautelare, ha adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza del quadro indiziario grave a carico dell'indagato, valorizzando una pluralità di elementi probatori, tra cui le risultanze delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, le sentenze di condanna passate in giudicato relative all'operatività della consorteria mafiosa di appartenenza dell'indagato, nonché la persistente attualità della sua partecipazione al sodalizio criminoso, anche dopo la pregressa condanna. Pertanto, le doglianze del ricorrente, volte a prospettare una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito, sono inammissibili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), attualmente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, seconda sezione penale, n. 1507/2013, in data 02.01.2014;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udite le …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.