Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20884 del 16 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20884PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione della presenza in servizio di dipendenti pubblici, previsto dall'art. 55-quinquies del D.Lgs. n. 165/2001, si configura in presenza di qualsiasi condotta che realizzi, nelle più disparate modalità, una situazione di apparenza fraudolenta, come l'abusiva timbratura del proprio o dell'altrui "badge" o l'utilizzo del tesserino elettronico di altri dipendenti per attestarne falsamente la presenza in ufficio. L'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., presuppone l'integrazione del reato al completo di tutti i suoi elementi, inclusi l'elemento materiale e l'elemento soggettivo, senza che rilevi una eventuale declaratoria di prescrizione di alcuni dei fatti contestati. Il giudice di rinvio, chiamato a verificare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità, non può dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, maturata successivamente alla sentenza di annullamento parziale. Nell'ipotesi di annullamento con rinvio limitatamente alla verifica della particolare tenuità del fatto, il giudice di rinvio non può riesaminare questioni già definite con il giudicato, come la sussistenza dell'elemento materiale e dell'elemento soggettivo del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/06/2021 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IMPERIALI LUCIANO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIORGIO LIDIA, che ha chiesto didichiarare inammissibile il ricorso;
letta la memoria di replica della difesa, che ha insistito nei motivi di ricorso.
Ricorso trattato con contraddittorio scri…

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