Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 3155 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:3155SENB

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa depositi un atto di rinuncia al ricorso sottoscritto dal solo difensore, senza che il ricorrente abbia manifestato personalmente la volontà di rinunciare all'azione. In tale ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione della disciplina prevista dall'art. 84, comma 4, del Codice del processo amministrativo, che richiede la sottoscrizione personale del ricorrente per la validità della rinuncia. La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente comporta la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione delle peculiari circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

N. 00773/2013
REG.RIC.

N. 03155/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00773/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 114, terzo comma, cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 773 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio presso lo stesso, in Catania, Corso delle Province 15;

contro

Ministero dell’Economia e delle Finanze, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, Via Vecchia Ognina 149;

per l’esecuzione

del decreto della Corte di Appello di Messina n. 1467/12 Cron. in data 11 maggio 2012.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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