Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2141 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:2141SENT

Massima

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Il piano paesaggistico, adottato ai sensi degli artt. 143 e 144 del d.lgs. n. 42/2004, costituisce uno strumento fondamentale di esercizio della funzione di indirizzo politico-amministrativo dell'ente regionale competente in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio, in quanto incide con efficacia erga omnes sulle possibilità di utilizzo del territorio e condiziona l'esercizio dell'intera attività amministrativa regionale in tale ambito. Pertanto, la sua adozione spetta all'organo titolare della funzione politico-amministrativa, ossia all'Assessore competente, e non ai dirigenti, in quanto l'art. 2, comma 2, della l.r. n. 10/2000 attribuisce a questi ultimi la sola competenza all'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, ma non anche degli atti generali e a contenuto pianificatorio. Il procedimento di adozione del piano paesaggistico deve assicurare un adeguato coinvolgimento concertativo dei Comuni interessati, senza che ciò si traduca in una forma di codecisione, nel rispetto del principio di leale collaborazione e della prevalenza del bene paesaggio, in quanto valore primario e assoluto la cui tutela costituisce compito dell'intero apparato della Repubblica. Il piano paesaggistico, in quanto finalizzato alla tutela e valorizzazione del paesaggio, non è soggetto all'obbligo di preventiva valutazione ambientale strategica ai sensi del d.lgs. n. 152/2006, in quanto non determina alcun impatto sull'ambiente, ma si limita a imporre usi del territorio coerenti con lo sviluppo sostenibile. Le prescrizioni del piano paesaggistico trovano immediata applicazione a far data dalla sua adozione, anche in relazione ad autorizzazioni già rilasciate ma non ancora attuate, in forza del disposto dell'art. 143, comma 9, d.lgs. n. 42/2004. Tuttavia, ove emergano profili di contrasto tra le previsioni del piano e l'effettiva configurazione dei luoghi, è necessario procedere ad accertamenti istruttori volti a verificare la correttezza della classificazione operata dal piano, al fine di assicurare la coerenza tra la disciplina pianificatoria e la realtà dei luoghi.

Sentenza completa

N. 01701/2012
REG.RIC.

N. 02141/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01701/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1701 del 2012, proposto da:
Autorità Portuale di Augusta, in persona del Presidente
p.t.
, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo in Catania, via V. Giuffrida, 37;

contro

Assessorato regionale dei Beni culturali e ambientali e dell’Identità siciliana, in persona dell’Assessore
p.t.
, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, via Vecchia Ognina, 149;
Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali della Provincia di Siracusa, Assessorato r…

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