Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46909 del 19 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:46909PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, richiede una valutazione prognostica fondata sia sulla permanenza dello stato di pericolosità personale dell'indagato, desumibile dall'analisi della sua personalità e della sua condotta, sia sulla presenza di condizioni oggettive ed esterne all'accusato, ricavabili da dati ambientali o di contesto, che possano attivarne la latente pericolosità, favorendo la recidiva. Pertanto, il giudice deve verificare non solo la gravità indiziaria e la persistenza dello stato di pericolosità soggettiva, ma anche l'attualità del rischio di reiterazione del reato, tenendo conto delle concrete condizioni di vita e di lavoro dell'indagato, con particolare riguardo a eventuali mutamenti intervenuti rispetto alla situazione originaria, quali il trasferimento ad altro ufficio o la cessazione di rapporti con i correi. La mera constatazione della stabilità e pervicacia della condotta criminosa nel passato non è sufficiente a giustificare l'attualità del pericolo di recidiva, ove non siano adeguatamente considerate le concrete condizioni di vita e di lavoro dell'indagato al momento dell'adozione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/05/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Cesqui Elisabetta, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'indagato l'avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'annullamento della o…

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