Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20007 del 11 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20007PEN

Massima

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Il possesso di una carta di identità falsa, con fotografia di soggetto diverso dall'intestatario, integra il reato di cui all'art. 497-bis c.p. (possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi), a prescindere dall'uso effettivo del documento e dalla sua idoneità a offendere il bene tutelato. Tale reato sussiste anche quando il documento falso non sia rinvenuto nella materiale disponibilità dell'imputato, essendo sufficiente che questi ne abbia detenuto il possesso, anche in precedenza, in un luogo e con modalità tali da assicurarsene l'immediata disponibilità. La valutazione della sussistenza della recidiva e del diniego delle attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale deve motivare in modo congruo e logico le proprie determinazioni sulla base degli elementi di fatto acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia R. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2022 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MICCOLI GRAZIA ROSA ANNA;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale DI LEO GIOVANNI, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con atto sottoscritto dal difensore avv. (OMISSIS), (OMISSIS) e …

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