Cassazione penale Sez. II sentenza n. 895 del 10 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:895PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di usura si configura quando il soggetto attivo, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, le concede un prestito a condizioni manifestamente sproporzionate rispetto al valore della prestazione, determinando il superamento del tasso-soglia usurario. La valutazione della natura usuraria degli interessi richiede una specifica e puntuale indagine, che tenga conto non solo dell'entità del prestito e della somma restituita, ma anche di ogni altro elemento probatorio idoneo a confermare l'effettiva sussistenza di un rapporto di prestito caratterizzato da un marcato squilibrio sinallagmatico, anche in assenza di una prova documentale diretta del passaggio del denaro. I riscontri alle dichiarazioni della persona offesa possono essere costituiti da qualsiasi elemento o dato probatorio, sia rappresentativo che logico, a condizione che sia indipendente e abbia valenza individualizzante, riguardando non solo il fatto-reato, ma anche la riferibilità dello stesso all'imputato. Ove la motivazione della sentenza di merito risulti logica e adeguata, non è necessaria un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che il giudice di appello, anche attraverso una valutazione globale, spieghi in modo chiaro le ragioni del suo convincimento, dimostrando di aver tenuto presente i fatti decisivi. La presenza di una criticità su una delle molteplici valutazioni contenute nel provvedimento impugnato non comporta l'annullamento della decisione per vizio di motivazione, salvo che tale critica non determini la disarticolazione di uno degli essenziali nuclei di fatto che sorreggono l'impianto della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli III.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MESSINI DAGOSTINO Piero - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Mi.Ca. nato a C Le. il (omissis)
La.Co. nato a P il (omissis)
Ri.Be. nato a S il (omissis)
avverso la sentenza del 21/11/2022 della CORTE DI APPELLO DI MESSINA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilità dei ricorsi di M. e L. e per la rideterminazione della pena per (...) in anni due di reclusione con rigetto nel resto;
udito il d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.