Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3056 del 27 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:3056PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso avverso la sentenza di condanna per i reati di lesioni personali, ingiurie e minacce, afferma che: La ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, basata sulle dichiarazioni della persona offesa e di un teste oculare, non può essere inficiata da mere asserzioni di fatto non verificabili in sede di legittimità, le quali non riescono a spiegare in modo plausibile il nesso causale tra la condotta dell'imputato e le lesioni riportate dalla vittima. L'assenza di una precisa percezione da parte dei testi delle espressioni minacciose attribuite all'imputato non esclude la loro effettiva proferibilità, non essendo dimostrato che i testi fossero in posizione tale da doverle necessariamente udire e ricordare. Inoltre, la presenza di almeno una espressione minacciosa inequivocabilmente attribuita all'imputato è sufficiente a integrare il reato contestato. Quanto all'elemento soggettivo del reato di ingiurie, esso può ritenersi integrato dalla palese ed evidente valenza offensiva di espressioni come "bastardo" e "figlio di puttana", senza che sia necessario un particolare approfondimento motivazionale. Inoltre, il fatto che l'imputato avesse rivolto precedenti rimostranze al padre della persona offesa non esclude la possibilità che nella successiva diatriba fosse coinvolto anche il figlio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SI. DO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 13/2008 TRIBUNALE di CROTONE, del 03/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO Pietro;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. Fera, che ha insistito per l'…

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