Consiglio di Stato sentenza n. 1061 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:1061SENT

Massima

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Il Comune, quale titolare di un bene immobile del proprio patrimonio indisponibile destinato a pubblico servizio (lo stadio comunale), può legittimamente esercitare il potere di revoca della concessione dello stadio qualora il concessionario perda definitivamente la capacità di perseguire l'interesse pubblico sotteso al rilascio della concessione, come nel caso di cancellazione definitiva della società concessionaria dal campionato di calcio e conseguente esclusione da tutte le competizioni sportive ufficiali. Tale revoca non è subordinata alla previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto rientra nell'autotutela esecutiva del Comune finalizzata a ripristinare la destinazione effettiva a pubblico servizio del bene. Inoltre, la programmata costituzione di un diritto di superficie sulle aree adiacenti lo stadio, mai formalizzata in un atto pubblico e condizionata al mancato compimento di altri atti di pianificazione urbanistica, non può essere considerata come un diritto già acquisito dal concessionario, venendo meno il presupposto giuridico della sua costituzione a seguito della revoca della concessione dello stadio. Infine, la domanda di accertamento del diritto al pagamento di contributi annui dovuti dal Comune al concessionario ai sensi della convenzione rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, essendo devoluta alle controversie sui rapporti concessori relativi a canoni e indennità.

Sentenza completa

N. 10226/2006
REG.RIC.

N. 01061/2016REG.PROV.COLL.

N. 10226/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10226 del 2006, proposto da:
Fallimento dell'Associazione Calcio Perugia Spa Unipersonale, in persona del curatore pro-tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Carlo Alberto Franchi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Goffredo Gobbi in Roma, Via Maria Cristina n.8;

contro

Comune di Perugia, in nome del sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Mario Cartasegna, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. G. Gobbi in Roma, Via M.Cristina n.8;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. UMBRIA - PERUGIA n. 00504/2006, resa tra le parti, concernente inclusio…

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