Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39501 del 25 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39501PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 321 c.p.p. e dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 può essere disposto quando sussistono seri indizi della sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità dell'indagato e i suoi redditi dichiarati o la sua attività economica, nonché della mancata giustificazione della legittima provenienza di tali beni. Tale presunzione di illecita accumulazione opera anche in assenza di un nesso di pertinenzialità tra i beni e il reato contestato, purché non risulti che l'acquisizione dei beni risalga a un'epoca talmente precedente la commissione del reato da escludere, ictu oculi, il collegamento con l'attività delittuosa. Ai fini della valutazione della sproporzione patrimoniale, non rilevano i proventi dell'evasione fiscale, ma l'onere di fornire la prova di eventuali redditi "in nero" incombe sull'indagato. Il sequestro può essere disposto anche in presenza di una minaccia implicita o larvata, idonea a coartare la libertà di autodeterminazione della vittima, senza che assuma rilevanza il fatto che questa sia stata concretamente intimidita. L'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991 può essere riconosciuta quando la richiesta estorsiva si fondi sull'appartenenza dell'indagato all'associazione mafiosa, anche in forma indiretta o implicita, senza che sia necessario il richiamo espresso all'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. LOMBARDO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso il provvedimento del Tribunale di Catania, quinta sezione penale, n. 263/2013, in data 09.12.2013;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea;

udite le conclusioni del Sostituto procuratore generale Dott. ANIELLO Robe…

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