Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39026 del 9 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39026PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di estorsione si configura anche quando il contributo del singolo concorrente, pur essendo di minore importanza rispetto agli altri, risulta comunque necessario per la consumazione del reato. La condotta del concorrente che, pur non essendo materialmente autore del fatto, rafforza la volontà criminosa dell'autore principale e fornisce a quest'ultimo un maggior senso di sicurezza nell'azione, integra gli estremi della partecipazione criminosa. Pertanto, ai fini della configurabilità del concorso di persone nel reato di estorsione, non è necessario che il ruolo di ciascun concorrente sia espressamente indicato nel capo di imputazione, essendo sufficiente l'indicazione che si è concorso nella commissione del reato medesimo, in quanto il reato concorsuale è stato previsto dalla legge come reato a struttura unitaria, nel quale l'azione tipica è costituita dall'insieme degli atti dei vari compartecipi. Inoltre, il giudice, nel valutare la sussistenza del delitto di estorsione, deve preliminarmente accertare se la pretesa vantata dall'agente abbia i requisiti dell'effettività e della concretezza, tali da renderla idonea ad essere azionata in giudizio; in caso contrario, la condotta potrà essere ricondotta al delitto di estorsione e non a quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Infine, la rinuncia ad esercitare un proprio diritto, ottenuta con violenza o minaccia, è idonea, in relazione alle circostanze concrete, ad incutere timore ed a coartare la volontà del soggetto passivo, integrando così il delitto di estorsione nella forma consumata e non tentata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. AIELLI Luci - Rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
nella causa penale promossa da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Torino n. 5174 del 28/9/2016;
visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi;
udita in pubblica udienza la relazione del consigliere Dott.ssa Aielli Lucia;
udite le conclusioni del Sostituto procuratore generale Dott. Pinelli Mario Maria Stefano che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore delle parti civili (OMISSIS) e (OMISSIS): avv.…

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