Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22530 del 4 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22530PEN

Massima

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La remissione della querela per il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) è irrevocabile quando la condotta sia stata realizzata con minacce reiterate e gravi, anche se effettuata davanti a un ufficiale di polizia giudiziaria, in quanto tali caratteristiche della condotta, pur non costituendo circostanze aggravanti, incidono sulla procedibilità del reato e non necessitano di una contestazione espressa nell'imputazione, essendo sufficienti la descrizione dettagliata della condotta e l'accertamento della sua gravità e reiterazione nel compendio probatorio. La valutazione della gravità e reiterazione delle minacce, ai fini dell'irrevocabilità della querela, deve essere effettuata in concreto sulla base degli elementi emersi nel processo, senza che sia necessaria una specifica contestazione nell'imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Relatore

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Pa.Ma., nato a R in data (Omissis),
avverso la sentenza della Corte di appello di Roma in data 16/06/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso; udito, per l'imputato, l'avv. Gi.Dr., comparsa in sostituzione dell'avv. Ar.Ma., che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del Tribunale di Roma in …

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