Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1690 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:1690SENT

Massima

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L'annullamento in autotutela di un titolo edilizio, quale la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), è subordinato alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale, che deve essere adeguatamente motivato dall'amministrazione, tenendo conto anche del legittimo affidamento maturato dal privato. L'interesse pubblico non può essere ravvisato nella mera esigenza di ripristinare la legalità formale, ma richiede la dimostrazione di uno specifico e attuale disequilibrio tra il peso insediativo e la dotazione di aree per servizi e attrezzature pubbliche. Tale disequilibrio deve essere accertato in concreto, non essendo sufficiente il mero riferimento ai parametri urbanistici vigenti al momento dell'intervento, specie quando questi siano stati successivamente modificati. Inoltre, anche laddove sia riscontrata una carenza di standard urbanistici, l'amministrazione deve comunque contemperare le esigenze pubbliche con quelle del privato, individuando soluzioni che comportino il minor sacrificio possibile per quest'ultimo, come l'imposizione di ulteriori standard o la monetizzazione. Infine, il legittimo affidamento del privato, maturato anche in ragione di precedenti atti amministrativi favorevoli (come il certificato di destinazione urbanistica o il parere della commissione paesaggistica), costituisce un elemento rilevante che l'amministrazione deve adeguatamente valutare nell'esercizio del potere di autotutela.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/07/2021

N. 01690/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01990/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1990 del 2020, proposto da
- Immobiliare di Via Montalbino n. 9/2 S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Fabio Todarello e Francesco Schiano di Cola ed elettivamente domiciliata presso lo studio degli stessi in Milano, Piazza Velasca n. 4;

contro

- il Comune di Milano, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Paola Cozzi, Antonello Mandarano, Alessandra Montagnani Amendolea, Anna Maria Pavin, Maria Lodovica Bognetti ed Elena Maria Ferradini ed elettivamente domiciliato in Milano, Via della Guastalla n. 6, presso la sed…

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