Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32247 del 22 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32247PEN

Massima

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Il comportamento offensivo o minaccioso nei confronti di altri non può essere giustificato o scusato sulla base di un presunto atteggiamento provocatorio della vittima, né dalla mera esistenza di un pregresso conflitto tra le parti. L'onere di provare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di ingiuria o minaccia grava sull'accusa, senza che possa ritenersi sufficiente a escludere la responsabilità penale la mera assenza di riscontri alle dichiarazioni della persona offesa, in assenza di elementi idonei a porre concretamente in dubbio la sua attendibilità. L'intervento di pubblici ufficiali in una situazione di tensione non implica di per sé l'obbligo di procedere a formali attività di accertamento, qualora la condotta non appaia concretamente idonea a integrare fattispecie di reato procedibili d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 16/05/2013 dal Tribunale di Firenze, sezione distaccata di Pontassieve, all'esito del processo penale celebrato nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore genera…

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