Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5730 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:5730SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto vincolato, ancorato esclusivamente alla sussistenza di tali opere, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico che lo giustifica. Pertanto, una volta accertata l'abusività del manufatto, l'amministrazione ha il dovere di ordinarne la demolizione, essendo la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato già compiuta a monte dal legislatore. In tali ipotesi, non è richiesta la preventiva comunicazione di avvio del procedimento, né un'ampia motivazione del provvedimento, in quanto l'ordine di demolizione consegue in modo automatico all'accertamento dell'abusività. Inoltre, l'amministrazione non è tenuta ad attendere la definizione di eventuali giudizi avverso precedenti provvedimenti di annullamento di titoli edilizi in sanatoria o di diniego di sanatoria, potendo procedere immediatamente all'adozione degli atti conseguenti, in quanto gli stessi sono di regola immediatamente efficaci ed esecutivi. Il regime sanzionatorio più mite previsto dall'art. 38 del d.P.R. n. 380/2001 in caso di annullamento del permesso di costruire, con la possibilità di "fiscalizzare l'abuso" mediante il pagamento di una sanzione pecuniaria, trova applicazione soltanto nelle ipotesi in cui l'opera sia stata realizzata in conformità ad un titolo edilizio successivamente annullato, e non anche nei casi di abusi formali realizzati in assenza ab initio di valido titolo abilitativo, per i quali trova applicazione l'istituto dell'accertamento di conformità di cui all'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/12/2019

N. 05730/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00450/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 450 del 2015, proposto da
Teodoro Corvino, rappresentato e difeso dall'avvocato Eliseo Laurenza, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Casal di Principe, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Veronica Perrone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 54 del 01.12.2014 di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Casal di…

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